“La parola eretico viene da un verbo greco che significa scegliere. Gli eretici sono coloro che scelgono con la propria testa. Non si accontentano di quella che tutti dicono essere l’opinione giusta, l’ortodossia. Per scegliere pagano un prezzo. E se noi oggi possiamo ancora scegliere, ogni giorno della nostra vita, lo dobbiamo a loro”.
Queste sono le parole con cui il professor Tomaso Montanari introduce la serie da lui condotta sulla piattaforma televisiva online Loft e che racconta le vite e il pensiero di personaggi della storia e del presente che lui definisce, appunto, Eretici.
Sono parole cariche di significato e che, come tutte le parole utilizzate da Montanari nel suo lavoro di studioso e divulgatore di idee, non sono mai scelte con leggerezza. Parole che secondo noi oltretutto bene si adattano anche a lui stesso e una conferma ne è il fatto che la sua voce, libera e indipendente, è stata recentemente attaccata con una querela temeraria dal sindaco di Firenze Dario Nardella, che lo accusa di aver danneggiato l’immagine della città.
A scatenare la reazione liberticida del primo cittadino, una dichiarazione alla trasmissione Report dello scorso 8 giugno nella quale Montanari esprimeza una dura critica politica per la svendita di Firenze ai grandi capitali e per il timore che la città perda la sua funzione di luogo vivo, fatto per le persone, per diventare solo un brand del turismo e del mercato del lusso. “Firenze è una città in svendita. – ha detto Montanari – È una città all’incanto, è una città che se la piglia chi offre di più, e gli amministratori di Firenze sono al servizio di questi capitali stranieri”.
Una frase, ha spiegato lo stesso Tomaso Montanari, “che chiudeva un lungo ragionamento sulla teleferica che dovrebbe esser costruita nel tutelatissimo Giardino di Boboli, per portare i clienti nel resort a 5 stelle in cui sarà trasformato l’ex convento e ospedale militare di San Giorgio alla Costa, bene pubblico alienato a privati”. La condanna sotto il “profilo etico” di questa “scelta politica” della giunta, ha chiarito Montanari, è mossa dal fatto che l’amministrazione comunale ha scelto di essere al servizio di una idea di città che, secondo il suo giudizio politico, ucciderebbe Firenze: “lo spopolamento del centro storico è il frutto di questa scelta a favore dei capitali stranieri e non dei cittadini; – ha scritto – per i resort di lusso e non per la residenza; per i frazionamenti al servizio della trasformazione in Airbnb e non per politiche a favore delle famiglie”.
Un destino, quello al quale è condannata Firenze e che Montanari vorrebbe scongiurare, che ci affligge tutti. Firenze rappresenta infatti la nostra cultura. E’ la nostra cultura. Una cultura che anche noi come italiani all’estero portiamo dentro noi stessi con orgoglio e che abbiamo il dovere di difendere. Firenze non sarebbe infatti mai stata Firenze se non fosse stata sempre viva, luogo di incontro e di vita per la sua comunità di cittadini e per tutti coloro che la amano. I rischi che corre e che come lei corrono, per visioni miope e servili nei confronti del mercato, le meravigliose città italiane, oltre a Firenze, Venezia e molte altre, sono sotto gli occhi di tutti. Pericoli che le rendono vuote, oggetto di sfruttamento da parte di chi le usa per il profitto e che le stanno inesorabilmente portando alla morte.
E’ dunque meglio ricordare, come ha ben scritto Montanari, che le pietre e il popolo di una città sono tutt’uno. Se si perde l’idea di città, se si perde l’idea di Firenze, si perde anche Firenze stessa. E sarebbe una perdita irreparabile per tutti, per tutto il mondo, per le generazioni future.
Come Nomit inviamo dunque la nostra solidarietà e la nostra vicinanza al professor Tomaso Montanari e lo preghiamo di continuare a denunciare e a criticare il potere, a difendere ciò che di più prezioso abbiamo, la nostra cultura, che soprattutto per chi è lontano è come l’ossigeno che tiene in vita una parte di noi ogni giorno.
Invitiamo pertanto tutti, anche dall’Australia, ad esprimere la propria solidarietà a Tomaso Montanari e a difendere la libertà di critica, sottoscrivendo questo appello pubblico appellofirenzedemocratica@gmail.com
Un piccolo gesto per Firenze che, in questo Natale, si trasformerà in un grande regalo per tutti.
(Photo by Jeff Ackley on Unsplash)