Ci sarà un momento in cui un Italiano ti guarderà e non ti reputerà un italiano.
Ci sarà un momento in cui realizzerai di a ver parlato inglese per la maggior parte dei tuoi anni.
Ci sarà un momento in cui con “caffè” non intenderai più “IL Caffè” , ma un’ampia gamma di liquidi
miscelati che forse hanno visto della caffeina;
in cui mangerai uova e bacon a colazione sorseggiando quella miscela;
in cui l’ora del pranzo scomparirà e in cui tutto questo non sarà più sorprendente o nuovo o strano, ma sarà la normalità.
Le abitudini cambieranno, si imbastardiranno.
Dirai “sorry” istintivamente bumpando accidentalmente qualcuno per strada;
non accenderai più i tergicristallo ogni volta che vuoi girare ad un incrocio: persino i tuoi muscoli mnemonicamente si adatteranno a questa vita sottosopra.
E parkerai la macchina.
Andrai a lavorare per portare il “bacon” a casa. ( Si, il bacon!)
Parlerai con un Autraliano e dirai “in Italia noi…” NOI! Non ti renderai conto che quel “noi” ormai non è altro che un ricordo; che i nuovi Italiani appena sbarcati, freschi, con le loro moka in valigia, ti considereranno uno che la vera Italia, l’attuale, non la conosce davvero, uno aggrappato al passato che vive di nostalgia.
Ci sarà un momento in cui “pretenderai” di essere Italiano, ma in realtà starai solo “pretending” di esserlo.
Eppure è innegabile: l’Italia ce l’hai dentro.
Più ne sei distante e più ne sei cosciente.
Ti ha scolpito.
Con i suoi panini al prosciutto della merenda o i cornetti caldi di notte; Con i rituali familiari delle feste natalizie; con la tombola; le partite a carte ( a briscola, non a UNO che per quanto possa essere fun vuoi mettere una bella partita a briscola?!)
Ti ha istruito.
Con il concetto di “piazza”…per anni hai studiato latino, e se non quello di sicuro hai studiato la storia romana, e non hai mai capito perchè menarla così tanto col “forum”. E ora sai che non a tutti è concesso il lusso del “ci vediamo in piazza”; per non parlare poi della fontana della piazza, che t’ha salvato tante volte da un caldo afoso o da una sbronza cattiva e tu l’hai sempre data per scontata. E solo ora impari.
Ti ha aperto la mente.
Con la lingua, l’Italiano, elastico e malleabile, preciso e completo; camaleonte al servizio di colorate sensazioni e al comtempo così pieno da suscitare esso stesso emozioni.
E allora…
Ci sarà un momento in cui sorseggerai uno strong skinny milk muggaccino very hot davanti ad una big breaky –tanto desiderata fin dal suono della sveglia e non ancora addentata- e accidentalmente rovescerai la tua mug dentro il tuo plate e allora andrà da sé: “cazzo!” e poi via coi santi e le madonne perchè in fondo in fondo…sei il solito Italiano.
Nel bene e nel male.
La Sere Mangano
(picture by Jens Vinsfygg on flickr.com)