Il nostro Fabrizio E’ in viaggio per Palermo
L’ultimo caffé prima di correre al check-in e imboccare la scaletta dell’aereo. Lo incontriamo così Fabrizio Venturini, vicepresidente di Nomit e tra i delegati del Com.It.Es di Victoria e Tasmania al Seminario che si terrà a Palermo dal 16 al 19 aprile prossimi. L’obiettivo dell’incontro, organizzato dai CGIE e patrocinato dal Ministero degli Esteri, dal Comune di Palermo e dall’Ateneo cittadino, è raccogliere voci e proposte dai giovani italiani sparsi per il mondo e costituire una rete che unisca e tenga in comunicazione l’Italia con tutti i ragazzi che negli ultimi anni hanno lasciato il Paese.
Un’idea ambiziosa sulla quale il Com.It.Es del Victoria e della Tasmania ha dimostrato di puntare con convinzione, come anche sottolineato dal presidente, Francesco Pascalis, durante un intervento alla trasmissione Le Regole del Caos, su Rete Italia, di venerdì scorso. “Lo sforzo del nostro Comites è stato consistente – ha spiegato Pascalis – e ci siamo adoperati con ogni mezzo per portare a Palermo dalla nostra circoscrizione consolare ben tre rappresentanti”.
Un progetto al quale Nomit ha voluto aderire, proprio per mettere a disposizione delle Istituzioni la propria esperienza nell’assistenza ai nuovi arrivati a Melbourne e nella difesa dei diritti dei lavoratori che dall’Italia arrivano in Australia. “Il messaggio più significativo dell’iniziativa palermitana è certamente quello che ci restituisce la presa di coscienza, da parte delle istituzioni della necessità di trovare risposte alle sfide con cui devono misurarsi le nuove mobilità – ha spiegato a Eureka, Fabrizio Venturini -. L’emigrazione, per come la si conosce, non esiste più; ne è cambiata la grammatica e ora è il momento di cominciare a cambiarne il racconto che se ne fa”. La partecipazione di un’organizzazione come Nomit è di conseguenza “fondamentale”, come spiega Fabrizio, perché “ogni comunità di italiani all’estero rappresenta un unicum, un microcosmo per capire il quale l’analisi empirica è essenziale. Le associazioni di scopo – sottolinea – sono insostituibili in questo”.
Più in generale poi “l’obiettivo della delegazione è significare al meglio la situazione delle varie anime della comunità di giovani italiani residenti in Victoria e Tasmania. Per questo, prima di partire, insieme a Chiara De Lazzari e Nicholas Musto (gli altri due delegati scelti
dal Com.It.Es per rappresentare la nostra circoscrizione), stiamo perfezionando un documento che sottoporremo all’attenzione dell’Assemblea palermitana e che, non appena sarà pronto, verrà certamente presentato dal presidente del Com.It.Es, Francesco Pascalis,” all’intera comunità del Victoria e Tasmania.
Inserendo poi l’esperienza di Palermo al centro di una questione, come quella delle migrazioni, che ha un respiro più ampio, “come vicepresidente del Nomit credo sia fondamentale porre l’accento sulla naturale declinazione globale di mobilità. Noi siamo certamente i membri più fortunati di quella sovranazione che si è generata dalla più o meno libera circolazione delle persone. È nostro dovere morale quindi, meramente implicito nella nostra esperienza di vita, attenzionare al nostro governo l’ipocrisia che sta nel celebrare il coraggio degli italiani che partono, biasimando allo stesso tempo coloro che arrivano – conclude Fabrizio -. Non riesco a immaginare miglior posto per far ciò di Palermo, città dell’accoglienza”.
Luca M. Esposito
(IL GLOBO, Eureka – giovedì 4 aprile 2019)