Il Com.It.Es di Victoria e Tasmania ha organizzato per il prossimo giovedì 12 settembre, presso la sala “Grollo” del Co.As.It., una riunione “preliminare e consultiva” con l’obiettivo di creare “una rete di contatti che contribuisca a tenere collegati i vari interlocutori del mondo giovanile italo-australiano”.
Questa iniziativa è da intendersi come coda dell’evento di restituzione dello scorso 20 luglio, sempre ospitato dal Co.As.It. di Melbourne, dove la delegazione australiana che ha partecipato al “Seminario di Palermo” organizzato ad aprile dal C.G.I.E. ha rendicontato ai convenuti quanto realizzato durante l’esperienza siciliana.
L’esecutivo del Com.It.Es., dopo il confronto con la delegazione, è giunto alla conclusione che sia necessaria la creazione di una “rete” giovani, nonostante ciò non sia esplicitato nella “bullet list” dei progetti indicati dal C.G.I.E., già pubblicati su queste pagine, e che questa rete, “una volta stabilita, operi in stretta collaborazione con il Com.It.Es e che la sua continuità operativa venga assicurata da un ‘Gruppo di lavoro consultivo’, costituito ad hoc dai rappresentanti giovanili, nel quale sia presente almeno un membro del Comites.”.
Tra gli invitati a questo “consulto per la Consulta” c’è anche Nomit, ma l’associazione, pur augurandosi che questo incontro possa in qualche modo giovare alla Comunità italiana del Victoria, di qualsiasi connotazione anagrafica, non parteciperà per le perplessità espresse in proposito dai suoi membri durante l’evento del 20 luglio.
Perplessità che sono in maggior misura relative alle finalità operative. Questa “Rete”, si propone di armonizzare la propositività dei nuovi arrivati con le istituzioni comunitarie italo-australiane, un impegno che però i volontari di Nomit portano avanti già da anni, con progetti strutturati e già realizzati in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Melbourne, l’Istituto di Cultura, la Società Dante Alighieri, il Co.As.It. stesso per quanto riguarda le istituzioni della comunità, e con altri in programma che hanno incontrato il favore del Patronato Inas-Cisl, dell’Acli, della Camera di Commercio di Melbourne. Il tutto, senza dimenticare la “funzione ponte” verso la sponda australiana, articolata in diverse collaborazioni già poste in essere da tempo con realtà di primissimo piano come Job Watch, il Migrant Workers Centre, il sindacato Hospo Voice e molti altri ancora.
Nomit non aderirà dunque al momento, per il semplice motivo che gli si chiede di fare quello che già fa, a cui dedica ogni sforzo, ogni energia e tutto il tempo che ha a disposizione, ma anche perché nutre seri dubbi sulla connotazione limitatamente “giovanile” impressa all’iniziativa. Si ritiene infatti che la nuova mobilità non sia un elemento composto esclusivamente di giovani e che la connotazione anagrafica sia riduttiva del fenomeno che si vorrebbe rappresentare.
(IL GLOBO – Eureka, 5 settembre 2019)