Al primo punto delle raccomandazioni elaborate nel Rapporto della Migrant Workers’ Taskforce si sottolinea come, per combattere lo sfruttamento dei lavoratori temporanei, sia fondamentale istituire attivi canali di informazione per chi arriva in Australia. Accanto alle Istituzioni, il gruppo di esperti guidati dal professor Allan Fels assegna direttamente alle organizzazioni comunitarie un ruolo importante in questa lotta contro lo sfruttamento. Un impegno che Nomit sta portando avanti da ben sei anni, nella consapevolezza che lo strumento più efficace per non cadere preda di chi si approfitta di situazioni di vulnerabilità è la conoscenza dei propri diritti e dei mezzi che si hanno a disposizione per farli rispettare.
Oggi, presso la Meeting Room 1 della Trades Hall di Melbourne (angolo Victoria Street- Lygon Street), si terrà, dalle 6 alle 8pm, il sesto Forum annuale di informazione sui diritti dei lavoratori in Australia, che per questa occasione Nomit ha organizzato in collaborazione con il Migrant Workers Centre e grazie alla partecipazione di alcuni dei maggiori esperti di diritto del lavoro e dell’associazione Job Watch, che fornisce assistenza legale gratuita a coloro che denunciano situazioni di sfruttamento sul posto di lavoro.
Moderata dal professor Anthony Forsyth, che nel 2015-2016 ha preso parte all’inchiesta sul lavoro internale e precario del governo del Victoria, la discussione durante il Forum Wip19 consisterà in un dialogo tra esempi pratici di come poter combattere le situazioni di sfruttamento di cui un lavoratore migrante potrebbe essere vittima, grazie agli interventi di Gabrielle Marchetti, avvocato di Job Watch, e di Wallace Huang, responsabile del settore hospitality del MWC e un’analisi approfondita di come le Istituzioni e la società possano contribuire a fermare questa deriva sempre più dilagante, grazie all’intervento del professor Joo-Cheong Th am, esperto di Diritto del Lavoro.
Luca M. Esposito