Lo spirito critico è un elemento essenziale della nostra capacità di valutare la società che ci circonda. Senza di esso saremmo privi delle voci che ci aiutano a scavare al di sotto della superfice per scoprire la profondità e la complessità di ciò che accade attorno a noi. E’ per questo che come Associazione abbiamo sempre cercato, per quelle che sono le nostre limitate capacità, di esercitarlo e svilupparlo il più possibile. E allo stesso modo apprezziamo chi prova a fare lo stesso, soprattutto se quello spirito critico è esercitato nei nostri confronti e nei riguardi delle nostre attività.
La scorsa settimana, presso l’Ambasciata d’Australia a Roma, è stato presentato un volume, finanziato dal Comites del Victoria e curato dal professor Bruno Mascitelli della Swinburne University e da Riccardo Armillei, ricercatore presso la Deakin University. Lo studio, una traduzione e un ampliamento della versione inglese presentata a Melbourne lo scorso anno, si propone la meritoria impresa di dare un quadro di quella che è la nuova immigrazione italiana in Australia e si avvale di numerosi e interessanti contributi. Tra questi c’è anche un capitolo dedicato alle attività della nostra associazione, unica not for profit che, su base volontaria, si sta impegnando da anni non solo ad assistere i nuovi arrivati a Melbourne, ma anche di accendere un faro su quelli che sono i problemi più gravi che i nuovi italiani in Australia devono affrontare, da quello dello sfruttamento dei lavoratori, a quello dei una politica di visti che danneggia gravemente chi arriva costringendolo ad una vita di precarietà e di svantaggio sociale.
Per la scrittura del capitolo a noi dedicato hanno prestato il proprio tempo molti dei membri più autorevoli della nostra associazione e lo hanno fatto in maniera volontaria, per contribuire ad uno studio che sollevasse il dibattito sulle condizioni dei ragazzi italiani in Australia e osservasse con spirito critico sia l’attività stessa dell’associazione, sia il coinvolgimento di Enti e Organizzazioni comunitarie o diplomatiche nel fornire assistenza e supporto ai nuovi arrivati.
L’unica pecca dello studio in questione è stata secondo noi la tempistica, visto che arriva in un momento in cui il grosso dell’ondata di arrivi dall’Italia è ormai passato. Ma si sa che l’accademia ha i suoi tempi, anche perché ai suoi rappresentanti spetta il difficile compito di esercitare proprio quel prezioso spirito critico che necessita accuratezza e profondità.
Sicuri dunque che tale siano, riproponiamo a vantaggio di tutti, le osservazioni molto critiche del professor Bruno Mascitelli rivolte alla nostra associazione, unica citata, ma come esempio di inadeguatezza nel dare assistenza ai centinaia di nuovi arrivati che si sono rivolti a noi in questi anni.
“Vorrei chiudere con alcuni aspetti che abbiamo scoperto come ricerca golbale – conclude il suo intervento all’Ambasciata d’Australia a Roma il professor Bruno Mascitelli. Rispetto al passato, i migranti non hanno oggi “la possibilità di avere un aiuto, una struttura, una guida”. Ognuno è “costretto a trovare le proprie soluzioni, va a cercare informazioni dove crede di trovarle, e purtroppo sappiamo anche che molta dell’informazione che è stata fornita non era affidabile”.
Nessun aiuto conferma dunque la ricerca, è offerto a chi arriva oggi. “Non per trovare lavoro, – continua Mascitelli –né c’è la possibilità di avere una guida per trovare casa oppure anche aiuto sociale. Per cui i ragazzi trovano le proprie soluzioni attraverso i social media, che a mio avviso – specifica – è molto pericoloso”. Fino ad oggi, l’unico “aiuto che è stato dato, l’abbiamo capito dal nostro rapporto, è stato quello offerto da una associazione che si chiama Nomit. Che è piccolissima – precisa – ma almeno fa il tentativo di aiutare”. Purtroppo però, spiega Mascitelli, è un aiuto “fatto da volontari che non hanno nessuna vera conoscenza della situazione e non sono in realtà all’altezza di poter fornire queste informazioni. Sono ragazzi italiani che vogliono aiutare altri italiani. E per cui questa non è una situazione soddisfacente”.
Ringraziando con grande stima e affetto tutti i volontari che in questi anni hanno dato assistenza e aiuto ai ragazzi italiani arrivati a Melbourne, invitiamo il professor Bruno Mascitelli, la cui critica è sempre preziosa, ad andare a conoscerli per approfondire la propria valutazione, diciamo, “sul campo”. Per tutti noi e, siamo sicuri, anche per le centinaia di ragazzi che invece li hanno conosciuti di persona, il loro lavoro e la loro dedizione all’aiuto non è affatto “insoddisfacente”.
Fermo restando che si può sempre migliorare e che le critiche sono sempre una risorsa, attendiamo anche che ci si indichi l’esempio di chi ha fatto meglio di noi, così da poter prendere ispirazione.
Luca M. Esposito (Presidente Nomit Inc.)
Per chi non ci conoscesse, Nomit offre assistenza volontaria e gratuita a tutti gli italiani e gli europei che arrivano a Melbourne attraverso uno sportello situato presso il Consolato Generale d’Italia. Il progetto, attivo dal 2013 e supervisionato dalle Istituzioni diplomatiche è unico nel suo genere, e ha ricevuto il riconoscimento dal Ministero degli Esteri nel 2014 con le Buone Prassi Mae. Ad oggi ha accolto quasi mille persone. Inoltre, ogni anno, la nostra Associazione promuove un Forum sui diritti dei lavoratori in Australia al quale partecipano istituzioni, accademici, associazioni e sindacati.