Animali di design…
Dunque, questa volta per la rubrica “Non solo al cinema” al cinema ci sono stato veramente e mi sono visto l’ultima pugnetta fatica di Tom Ford, stilista, designer e ogni tanto sceneggiatore e regista cinematografico.
Che poi a me Tom Ford sta pure simpatico eh, del resto me lo immagino cosa dice mentre legge i commenti sui social sul suo bel computer intarsiato di oro e cannella: “Oh, mi sono fatto il culo, ho rilanciato Gucci, fatturato con il mio marchio, curato il look di 007 negli ultimi anni, potrò fare i film che piacciono a me o no?”
Perché è questo che è ‘sto Nocturnal Animals, un film che piace a Tom Ford (e forse pure al nostro Sorrentino, ci torniamo tra poco su questo punto).
Anche questa volta, il poliedrico artista americano trasforma in celluloide un romanzo a lui caro. Questa volta – dopo che nel 2009 aveva convinto il mondo con “A Single Man” tratto dal romanzo di Christopher Isherwood – tocca a “Tony and Susan” di Austin Wright.
Ma andiamo nel vivo e lasciami descriverti questo film.
La prima parte è copiata parapara da Lynch è un chiaro omaggio al cinema di David Lynch.
Gente bellissima, tipo quelli che vanno in vacanza a Cortina, estasiata nel guardare l’ultimo “colpo di genio” di un’artista visivo che espone delle ciccione che rappresentano la decadenza fisica del nostro tempo e la mercificazione dell’arte. E già qua io sono morto un pochino dentro…
Se Tom Ford ci metteva pure un paio di nani forse mi sarei alzato dalla poltrona e chiesto i soldi indietro.
L’artista di cui sopra è Susan (nonché come avrai capito protagonista), interpretata dalla vicentina Amy Adams, che come ogni artista degno di questo titolo è un po’ emo e moderatamente cacacazzi e tormentata.
Essa non dorme, si veste gran bene, è infelice, c’ha gli amici glamour che sono uguali a quelli di Jep Gambardella, ed ha un marito di 2 metri con cui parla oramai a “segni muti”.
La mattina seguente al suo trionfo artistico (dopo aver passato la notte in bianco ma ovviamente senza avere un segno di stanchezza sul volto) il suo maggiordomo (vestito con un completo di Tom Ford) le dice: “Signò è arrivato ‘sto pacco…”
Susan dice: “Reginald sto stanca, aprilo tu…”
Reginald: “Signò è un libro con una lettera indirizzata a lei da parte di un certo Tony…”
Susan: “Ah, Tony è il mio ex marito, fammi il favore leggi tu che stanotte mica ho dormito…”
E niente, quindi ora inizia il film.
Susan comincia a leggere il manoscritto dell’ex marito e mi sa che mi devo fermare perché lo spoiler alert è davvero al limite.
Ma due cose te le posso dire:
Nocturnal Animals è un thriller introspettivo.
Leggendo il libro, Susan ricorderà la sua vita con Tony, rammenterà che ella non è sempre stata una spina nel pene, che una volta dormiva e via dicendo…
Sbilanciandomi ti posso dire che ci stanno tutti gli elementi del genere di cui sopra, però tali elementi sono rigorosamente made by Tom Ford.
Tutti i protagonisti sono belli patinati, persino quando cacano sono da copertina (mica scherzo). Si caca con il Rolex e si dorme nella bettola nel deserto del Wyoming con il jeans di sartoria.
Sempre bravo Jake Gyllenhaal, che interpreta Tony ma che è anche protagonista del suo romanzo dalle tinte livide che Tom Ford trasforma in un fotoromanzo a puntate su GQ.
Al cast si aggiungono nomi di livello che vanno dal talentuosissimo Michael Shannon, al massiccio Armie Hammer passando per il belloccio Aaron Taylor-Johnson.
Ah ci sta pure l’australiana tascabile Isla Fisher.
Insomma per me questo Nocturnal Animals è un thriller che lascia l’amaro in bocca e che sostanzialmente non offre nulla di nuovo nel panorama cinematografico.
È un film per la bella gente fatto da gente ancora più bella…
Ridatemi Lynch e Fincher…
CMG