Giunge alla quinta edizione il forum “Work in Progress” organizzato dall’associazione no-profit Nomit (Italian Network of Melbourne) e pensato in particolar modo per aiutare i nuovi immigrati Down Under a comprendere meglio la legislazione australiana, e quindi i propri diritti e doveri, nonché a inserirsi con successo nel mercato del lavoro locale.
Anche quest’anno l’evento avrà luogo all’Immigration Museum il primo maggio, in occasione della Festa internazionale dei lavoratori.
Tra gli ospiti di questa edizione di “Work in Progress” ci saranno anche gli artefi ci di “Rate My Boss”, un sito internet che Dominic Cansdale dell’ABC non ha esitato a definire “un potenziale scossone nel mondo della ristorazione”. La funzione principale di questo sito, ideato e sviluppato su istanza del sindacato australiano “United Voice”, è quella di permettere ai lavoratori di recensire i propri datori di lavoro e le condizioni in cui vengono impiegati. Da dicembre 2017, data dell’inaugurazione del sito, sono state migliaia le recensioni pubblicate, molte delle quali contenenti denunce riguardanti i classici problemi del mondo dell’hospitality: pagamento cash-inhand, penalty rates e superannuation non corrisposte e via dicendo. Chiunque può lasciare un commento anonimo, descrivendo la propria esperienza, previa un’autenticazione riservata fatta dai moderatori del sito.
I critici si chiedono però dove si ponga il confine tra una cattiva recensione e la diffamazione deliberata. Tra questi c’è Joshua Morris, membro del parlamento del Victoria in quota Liberal, che ha chiesto al governo dello Stato di “verificare che la condotta del sito sia equa, o chiuderlo”. Al deputato, ha prontamente risposto il ministro per le “Industrial Relations” Natalie Hutchins, dicendo che il Governo è a conoscenza delle attività del sito “Rate My Boss” e non ha responsabilità per i suoi contenuti.
Intanto, “Rate My Boss” continua la sua attività. I suoi vertici hanno lanciato una campagna di raccolta fondi e un’altra di reclutamento volontari. Se anche voi avete domande o perplessità su questo nuovo movimento, che ogni giorno diventa più importante nel panorama australiano, potrete sottoporle direttamente agli artefici del sito durante “Work in Progress”.
In questa occasione, avrete inoltre l’opportunità di ascoltare gli interventi di esperti del mondo del lavoro, tra cui Anthony Forsyth (professore presso la Graduate School of Business and Law della RMIT), Gabrielle Marchetti (Principal Lawyer di JobWatch), Bassina Farbenblum (docente nella facoltà di Legge all’Università del New South Wales e co-autrice, con Laurie Berg, del recente rapporto “Wage Theft in Australia”).
A margine dell’evento una serie di tavoli tematici permetteranno l’incontro dei partecipanti con Roberta Gottardo (psicologa), Marina Pitisano (career coach) e i rappresentanti del Patronato Inca-Cgil. Alla fi ne degli interventi, si potrà fare networking, scambiandosi consigli ed esperienze con un bicchiere di vino in mano.
“Work in Progress” si svolgerà martedì 1° maggio alle 18.30 presso l’Immigration Museum, 400 Flinders St, Melbourne. L’evento è gratuito ma è indispensabile confermare la propria partecipazione al seguente link: www.eventbrite.com. au/e/nomit-work-in-progress-2018tickets-45005532760
In collaborazione con Fabrizio Venturini