ATLANTE ELETTORALE: Alessandro Totoro di Più Europa con Emma Bonino

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Alessandro Totoro

Candidato alla Camera dei Deputati con Più Europa di Emma Boninototoro

Biografia

Sono nato a Chieti, in Abruzzo, nel 1977. Figlio di un giornalista e di un chirurgo pediatra, ho studiato Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università «Cesare Alfieri» di Firenze, poi Diritti Umani e Gestione dei Conflitti alla Scuola Sant’Anna di Pisa, e all’Università di Bradford, nel Regno Unito. Negli ultimi quindici anni mi sono occupato di relazioni internazionali, mantenimento della pace e gestione dei conflitti. Dopo un internship presso la Commissione Europea, ho lavorato ad Haiti per la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite, poi in Repubblica Democratica del Congo e in vari paesi dell’Africa Occidentale con organizzazioni non governative. Attualmente vivo a Ouagadougou, in Burkina Faso, dove sono consulente per diverse agenzie di cooperazione. Parlo correntemente Inglese e Francese.

 

Come l’attivita’ che stai svolgendo all’estero, ti ha aiutato a conoscere i particolari bisogni degli italiani nel mondo? In che misura sei in contatto con il resto della comunita’ degli italiani all’estero?

Per lavoro e per curiosità giro ogni anno tanti Paesi. Conosco italiani che vivono nei quattro angoli del globo. In questi giorni, grazie al mio impegno nella lista +Europa con Emma Bonino, i contatti con le comunità di italiani all’estero si stanno intensificando moltissimo. Parlo con gli italiani in Australia che hanno deciso di espatriare non soltanto per necessità, ma anche per la curiosità di vedere cosa c’è dall’altra parte del mondo. E sono riusciti ad esprimere il loro potenziale e a creare storie imprenditoriali di successo. A Sidney, a Melbourne, a Perth, i giovani italiani si mettono in gioco, scommettono sulle loro forze. Per esperienza diretta, so che non è mai facile.  Parlo con gli italiani che lavorano in Nigeria, nel campo energetico, con gli imprenditori che risiedono a Cape Town, con gli operatori umanitari nelle zone calde del mondo, come la Repubblica Democratica del Congo, dove ho vissuto quattro anni. Oppure degli italiani che si sono costruiti una carriera accademica all’estero, perché in patria non hanno trovato le opportunità che cercavano.  Dall’Australia al Burkina Faso, dove vivo, al Congo, alla Cina si avverte molto forte un valore comune: il legame con il proprio Paese e con la cittadina di provenienza.

Proprio per questo mi sono candidato nella mia circoscrizione: voglio portare in Parlamento la voce di tutti noi italiani che abbiamo fatto una scelta difficile, un salto nel buio, ma che ci ha dato la possibilità di cercare il nostro futuro in orizzonti diversi delle quattro mura di casa, perché abbiamo capito sulla nostra pelle che attorno alla fontana della piazza non succede mai niente.

 

Come la lista “+Europa”, una formazione politica di scopo nata principalmente per dare nuovo vigore alle politiche europeiste nazionali, puo’ intercettare le esigenze degli italiani all’estero?

La lista +Europa con Emma Bonino nasce dalla convinzione che per l’Italia non esiste un futuro al di fuori dell’Europa. Noi non abbiamo bisogno di promesse elettorali che nei fatti non sono realizzabili. L’Italia ha bisogno di avere una pubblica amministrazione al passo con i tempi. Ci sono nel mondo figli di emigrati italiani desiderosi di avere un passaporto italiano. La legge dà questo diritto, ma le procedure possono durare anni. L’Italia, come l’Europa, sta uscendo lentamente da una crisi economica devastante. Quella stessa crisi che ha costretto centinaia di migliaia di connazionali a cercare fortuna altrove. È importante non perdere quest’ondata di crescita e per farlo c’è bisogno del contributo di tutti, specialmente di chi ha avuto il privilegio di allargare i propri orizzonti. Io sono convinto che le esigenze di tutti gli italiani – a Chieti come a Melbourne, a Dubai come a Bangkok – possano essere soddisfatte non rinchiudendoci nel nostro orticello, ma giocando la partita europea. Il ruolo dell’Italia in Europa è un patrimonio da proteggere. Per rendere più forte il nostro paese, bisogna rendere più forte l’Europa, non isolare l’Italia dal resto del mondo. Noi di +Europa con Emma Bonino abbiamo deciso di mettere la nostra faccia e il nostro nome su questo progetto.

Intervista a cura di Fabrizio Venturini