ATLANTE ELETTORALE: ANGELO PARATICO per Coalizione Centrodestra

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Angelo Paratico

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Candidato al Senato per la coalizione di centrodestra

Biografia

Sono nato il 23 maggio 1955 a Turbigo (Mi). Mio padre fu sindaco DC del paese per 15 anni consecutivi, dal 1960 al 1975. Sono sposato con Donatella Oliboni, originaria di Verona. Due figli già grandi e indipendenti. Sono di religione cattolica romana. Ho studiato chimica tessile a Busto Arsizio (Va); poi m’iscrissi all’università di Torino (medicina) ma l’abbandonai al II anno. Dopo il servizio militare (Divisione Corazzata Ariete) a Tauriano di Spilimbergo, cominciai a lavorare in tintorie industriali.

 

Come l’attività che sta svolgendo all’estero, l’ha aiutata a conoscere i particolari bisogni degli italiani nel mondo? 

Ho abitato all’estero per i passati 35 anni, e ho girato un po’ tutto l’estremo Oriente, inclusa l’Australia, per il mio lavoro in campo tessile e meccanotessile. Per questo motivo sono sempre stato in contatto con le nostre comunità sparse per il mondo. Conosco le problematiche esistenti e ho partecipato all’attività della Dante Alighieri stando a Hong Kong, del Fogolar Furlan e dei Veronesi nel Mondo. Ho collaborato alla fondazione di una scuola di lingua italiana e di cultura italiana fra i grattacieli di Hong Kong.

 

In che misura lei è in contatto con il resto della comunità degli italiani all’estero?

Mi sono impegnato direttamente in questa campagna per facilitare l’ottenimento del passaporto italiano a tutti quegli italiani che in Australia erano stati costretti a rinunciarvi. Inoltre mi sono impegnato per aiutare i nostri connazionali in Sud Africa che si trovano in condizioni economiche di disagio economico e che vorrebbero ritornare in Italia. Invece di agevolare migliaia di immigrati clandestini che sbarcano sulle nostre coste dovremmo dare una mano ai nostri connazionali.

La presidente di Fratelli d’Italia, on. Giorgia Meloni ha promesso pubblicamente di attuare questo piano una volta entrata nel governo, dopo il 4 marzo 2018.

 

L’emigrazione italiana non riguarda piu’ solo “cervelli in fuga” ma veri e propri “migranti economici”. Cosa propone per facilitare l’integrazione di questi connazionali nei paesi dell’AAOA?

Mi impegnerò per finanziare la creazione di una scuola italiana in Australia, un vero e proprio istituto con scuole elementari e secondarie con insegnamento in lingua italiana, per diffondere la nostra cultura e la nostra civiltà.

I nostri migranti economici dovrebbero poter essere liberi di lavorare in Italia, ma questo si può fare con una virata radicale dell’indirizzo economico. Dobbiamo farci valere in Europa e permettere alla nostra economia di crescere ancora, al momento siamo i peggiori in Europa. Anche se il PD canta vittoria, a me questo non sembra un grande risultato e sono convinto che possiamo fare di più.

Intervista a cura di Fabrizio Venturini