Maria Flora Di Matteo
Candidata al Senato della Repubblica per Più Europa con Emma Bonino
Biografia
Sono un’insegnante ed imprenditrice abruzzese, nata nel 1961 a Paglieta (Ch), da 36 anni residente all’estero, da più di dieci in Thailandia. Da giovanissima ho scelto un percorso internazionale, lavorando come insegnante nella sezione italiana della scuola internazionale di Mosul (Iraq) già nel lontano 1982. Ho poi vissuto e lavorato per la comunità italiana – come insegnante – in Turchia, Tunisia, Laos e anche qui in Thailandia. La passione per l’arte mi ha dato impeto per diventare una giovane imprenditrice nel settore – sia in circuiti italiani che internazionali. Così mi sono avvicinata alla promozione della cultura, e da lì il mio impegno per la comunità italiana è quadruplicato! Sono da anni impegnata attivamente nella promozione e divulgazione della lingua e cultura italiana attraverso l’Associazione “Dante Alighieri Bangkok”, dove attualmente ricopro la carica di Presidente. Lavoro con un appassionato team di giovani italiani, che come me amano portare avanti innumerevoli e ambiziose iniziative culturali, di innovazione e formazione, in partenariato sia con il settore privato (grandi e medie imprese italiane in espansione in Asia) che enti ed istituzioni italiane (Camera di Commercio, Ambasciata, varie Università), ma anche istituzioni di altri paesi dell’Unione Europea e thailandesi. Abbiamo per esempio recentemente inaugurato la prima biblioteca Italiana in Thailandia, e prima al mondo dedicata al giornalista toscano Tiziano Terzani. Un’esperienza meravigliosa ed unica, professionalmente e umanamente.
Come l’attivita’ che lei sta svolgendo all’estero,l’ha aiutata a conoscere i particolari bisogni degli italiani all’estero?
Vivo a Bangkok e faccio parte della cosiddetta schiera degli “italiani all’estero”, in maniera più’ o meno continuativa, da ormai 36 anni! Con il mio lavoro mi occupo di insegnamento e di diffusione della lingua e cultura italiana, sono a contatto con la comunità’ italiana quotidianamente sia in Thailandia, sia in altri Paesi della circoscrizione AAOA, facendo da ponte con l’Italia. Conosco da vicino i problemi che i residenti all’estero devono, anzi dobbiamo, affrontare, come cittadini, come genitori, come imprenditori, come fruitori di servizi. Sono molti i motivi che portano gli italiani a partire. A volte ragioni di necessità, a volte di opportunità, di studio e ricerca, a volte sentimentali! Professionisti, imprenditori, studenti, persone come me che sono andate “oltre” a cercare e a crearsi opportunità fuori dal proprio paese. Persone che si sono messe in discussione, che hanno esportato “l’eccellenza italiana” e che si sono realizzate, o che comunque ci stanno provando. Io sento una grande forza, una grande energia tra gli italiani all’estero, ma è un’energia difficile da mettere insieme per fare sistema, da convogliare. Sono in contatto, sia per lavoro che per impegno civile, con moltissimi italiani che vivono in Medio Oriente, in Asia, in Africa (come mia figlia, per esempio), o in Australia – moltissimi! – e anche in Europa e negli Stati Uniti. Se sapesse quanti ragazzi conosco che sono in giro per il mondo in virtù di un’ideale e di una idea, ossia di una società che offra loro apertura, opportunità, libertà di scegliere, di muoversi, di imparare, di mettersi in gioco. Giovani e meno giovani preparatissimi, con cv eccezionali e che vivono in condizioni non sempre facili, facendo sacrifici e stando spesso lontano dalle famiglie originarie. Noi non possiamo e non dobbiamo lasciarli soli, dobbiamo lavorare per un futuro che permetta loro di scegliere di risiedere all’estero usufruendo del massimo che l’Italia può offrire sia da lontano, sia da vicino qualora volessero rientrare in Italia. Ho accettato questa meravigliosa avventura con la lista +Europa con Emma Bonino per dare voce a questa forza vitale e a questa diversità, e farmi portavoce delle problematiche – moltissime – dei cittadini italiani all’estero. E’ per loro, per noi, per contribuire attivamente al cambiamento, perché solo con l’impegno si ottengono risultati e si fanno “succedere le cose”!
Come la lista”+Europa”, una formazione politica di scopo nata principalmente per dare nuovo vigore alle politiche europeiste puo’ intercettare le esigenze degli italiani all’estero?
La mia esperienza di vita e di lavoro mi fanno convincere sempre più della necessità assoluta di avere un’Europa più forte per avere un’Italia più forte nel mondo. I paesi emergenti e i grandi blocchi economici e commerciali sono sempre più competitivi, guardi cosa succede qui in Asia per esempio. l’Italia da sola non può’ competere, l’Europa intera deve agire in blocco, con una voce sola che parli negli interessi di tutti, per esempio con un commercio internazionale che favorisca l’export. Per l’Italia, un paese tradizionalmente orientato verso le esportazioni, il protezionismo tanto paventato da alcuni personaggi politici italiani sarebbe una prospettiva catastrofica. L’Italia ha anche bisogno di sfruttare la forza europea per concludere accordi di libero scambio per combattere il dumping sociale e ambientale e facilitare l’accesso a nuovi mercati anche delle nostre piccole e medie imprese e per attrarre maggiori investimenti in Europa ed in Italia. Questo implica un miglioramento del benessere economico dell’Italia intera – residenti all’estero e non – maggiori investimenti, maggiori introiti fiscali, migliori servizi al cittadino (in Italia e all’Estero), e opportunità di crescita ed investimento. L’Italia va difesa attraverso l’Europa per crescere nel mondo. Ma non solo. Pensi allo studio, alla ricerca. Pensi ai migliaia di giovani che ogni anno si spostano dall’Italia per cercare migliori opportunità di studio, innovazione, formazione, anche qui in Thailandia, o in Australia, che rientrano in Italia e non trovano un paese al passo con i tempi.
Viviamo in un’epoca in cui il progresso tecnologico richiede un continuo aggiornamento delle competenze. Dobbiamo offrire opportunità di ricerca e innovazione, opportunità di impresa, di uptake tecnologico, e tutto questo è interconnesso, è oltre i confini nazionali, è in Europa e nel mondo. Non si può al giorno d’oggi avere una visione nazionalistica e fanatica, è una visione obsoleta che nega la realtà! Sono sicura che l’avanzamento economico, culturale e sociale dell’Italia passi attraverso un rafforzamento dell’Europa nel mondo.
Intervista a cura di Fabrizio Venturini