L’alienazione del migrant moderno:457 SPONSORSHIP VISA

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Io non credo nel matrimonio.

Credo nella libertà di amarti ogni giorno, senza costrizioni morali, senza sensi di colpa se la vita mi porta ad amarti di meno e senza la morte come unica scappatoia che possa separarmi da te.

Credo nella dimostrazione dell’amore fatta di piccole attenzioni e grandi sforzi, grandi eppure leggeri.

Io amo il mio lavoro ogni giorno:

amo l’impasto morbido che si piega al volere delle mie dita e voluttuoso si gonfia davanti al fuoco;

amo il calore sulle braccia e l’odore che mi lascia addosso…

Ma mai avrei voluto sposarlo.

Ho sposato lui e con lui la sua famiglia: una madre protettiva ed un padre taccagno, rivolti solo e costantemente al guadagno.

Io pecco di lussuria e gola ad ogni singolo piatto che pongo sul pass.

Loro superbamente invidiano chi il proprio lavoro lo fa con passione;

avaramente trascinano verso il basso il figlio e con ira distruggono chi da lui vorrebbe solo il meglio…

E allora è accidia.

Uno scialbo peregrinare nel quale, ormai, non ci teniamo neanche più per mano.

Non mi rimane che il tradimento per ritrovare quella passione che ci univa. La cercherò altrove, traditrice, eppure sempre fedele alla fusione dei tuoi sapori e ai tempi della tua crescita.

Continuerò a perfezionare le mie conoscenze per maneggiarti con maggiore sapienza.

Sempre mi ribellerò a chi da te pretenderà mediocrità e ti ripagherà con qualunquismo. Ti innalzerò costantemente.

E prometto di amarti ed esserti fedele sempre, in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia, finchè permanent residency non ci separi.

“La Sere Mangano”