Secondo la medicina popolare i pannicelli caldi sono pezzi di panno riscaldati che si applicano come lenitivo su una parte malata del corpo, un rimedio inefficace che ha solo funzione di palliativo.
Con questo termine, il presidente del Comites Francesco Pascalis, durante un suo intervento alla commissione dei paesi anglofoni del CGIE, ha definito le attività e le iniziative portate avanti Nomit. Secondo il presidente, l’impegno di decine di ragazzi che in questi anni si sono dedicati volontariamente alla creazione e alla realizzazione di progetti di assitenza, di promozione culturale, di contrasto allo sfruttamento dei lavoratori, di informazione, sarebbe solamente un palliativo inefficace che, tra l’altro, non avrebbe la speranza potersi tramutare, nemmeno in un futuro, in una strutturata risposta alle esigenze della nuova emigrazione italiana in Australia, o in un costruttivo dialogo tra le generazioni.
La grande esperienza e la lunga storia di impegno del presidente del Comites non può che farci riflettere con attenzione sulle critiche espresse riguardo la nostra associazione, convinti che una critica, lungi dall’essere un problema, debba anzi costituire uno spunto per guardare al proprio impegno con occhio attento, cercando di comprendere a pieno l’efficacia o meno di sforzi che, inutile nasconderlo, sono stati portati avanti con sacrificio e dispendio di energie.
A maggior ragione, se tali critiche arrivano da una delle istituzioni italiane più importanti presenti sul territorio, istituzione che, tramite la persona del suo presidente ci ha sempre espresso un vivo interesse per le nostre attività, tanto da volerle sottoporre al governo del Victoria, e da sollecitare il supporto e la collaborazione di Nomit riguardo alle iniziative del Comites stesso.
Da parte nostra, al contrario, esprimiamo un sentito apprezzamento per l’attività portata avanti dal presidente Pascalis in questi anni, in particolare per quanto riguarda gli studi da lui fortemente voluti e sostenuti riguardo la nuova immigrazione italiana in Australia e curati dal professor Bruno Mascitelli e dal dott. Riccardo Armillei, ai quali peraltro Nomit è stata invitata a partecipare e ha collaborato con vivo interesse.
Convinti dunque della necessità di un confronto aperto e fiduciosi che il dialogo sia invece un efficace rimedio ed un arricchimento dell’intera comunità, ci rendiamo disponibili a ricevere ulteriori critiche da parte del presidente. Magari questa volta in una sede condivisa.
Luca M. Esposito (Presidente di Nomit Inc.)