Penna Pirata – Re senza Corona

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In questo momento così complesso e incerto per tutto il mondo, ci sono cose alle quali possiamo aggrapparci come scogli in mezzo al mare in tempesta. La bellezza della natura che ci circonda e sembra quasi riconquistare gli spazi abbandonati dall’attività umana; l’arte, che ci insegna ad osservare e stupirci delle cose più semplici, alle quali dona un aspetto grandioso; la poesia, che con le parole ci fa scoprire noi stessi e il mondo in cui viviamo, a volte sbattendoci in faccia delle verità che non vogliamo vedere.

E’ proprio da quest’ultima che abbiamo pensato di farci ispirare per affrontare questi giorni, cogliendo l’occasione offertaci da un caro amico che ha messo i suoi versi romaneschi a nostra disposizione. Non li terremo per noi, li condivideremo con voi, con questa nuova rubrica: Penna Pirata. Un nome scelto, come ci ha tenuto a sottolinearci, non per intimorire, ma per un’idea di libertà. La libertà di quei pirati dei romanzi che solcano i mari senza sottomettersi a nessuna bandiera. 

Buona lettura e buon ascolto

 

RE SENZA CORONA

 

 

Ma te pensi sia tutto vero?

nullo so però ‘a gente more,

paura brucia come ‘n cero

speranza batte come er còre.

 

E pensi che ce sia der farso?

Beh, ‘e notizie qui ponno mentì

e avè anche valore scarso,

esse voce de chi nun vo’ sentì.

 

Credi pure che te licenziano?

E si, a me m’hanno salutato,

manco ‘na mèra stretta de mano

pe’ nun esse poi ‘n contaggiato.

 

Pure cor virus ‘a mano mia

è pulita e c’ha e rimedio,

strigne ner pugno ‘a pandemia

quanno poi mostra er dito medio.

 

Mentre fanno finti dispiaciuti

e godono pe’ l’artra persona,

io l’anticorpi li ho cresciuti

e mó so’ e Re senza Corona!

 

                                               Ne.Ro.

 

 

 

 

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