Serie seguendole…”Narcos”

narcos

Narcos

Pablo, estathè?

No Tata, è stat’ el…

Eh lo so, dopo questa burla che ti ha raggelato la milza (e fatto venir voglia di tornare in Italia) permettimi di raccontarti la mia esperienza con Narcos…

Io mi auguro che tu, (assiduo lettore che mi mette l’unico “mi piace” sui social media) sappia chi sia Pablo Escobar, protagonista di Narcos (serie TV composta per ora da 2 stagioni prodotta dal “solito” Netflix).

Nel caso tu sia nato nel 2010, oppure sia stato allevato in cattività dalle Paoline, Pablo Escobar, interpretato da un convincente Wagner Moura, è il signore della droga per antonomasia… L’archetipo del narcotrafficante…

Giusto per farti capire, è lui la fonte d’ispirazione di tutti (o quasi) i Kingpin del cinema, dei videogiochi, della letteratura (o quello che ti pare).

Non ci credi? E sbagli… Da Breaking Bad a Grand Theft Auto, da Scarface passando per Blow, dalla penna di Garcia Marquez con il suo News of a Kidnapping a Miami Vice… E credimi caro convittore delle Orsoline, (o erano Paoline?) questi sono i primi esempi che mi sono venuti in testa.

Le prime due stagioni Narcos raccontano la vita e l’ascesa al potere (e altro) del signor Escobar, “simpatico” tamarro nato e cresciuto (e ingrassato) in un lupanare colombiano che si chiama Madellín (che poi mi pare che sia nato a Rionegro, ma questo non è che sia proprio fondamentale).

‘Nzomma ‘sto panzuto coi baffi (che messa così pare si parli di Maurizio Costanzo) tra la metà degli anni ’70 e la metà degli ’80 si portava a casa una cifra vicino ai 70 milioni di dollari (americani) al giorno… AL GIORNO!!!11!

Il suo cartello, ovvero il cartello di Madellín produceva oltre l’80% della cocaina mondiale… Cioè, ti stai rendendo conto che razza di numeri?

“Corbezzoli” tu mi dici…

Esatto, motivo per il quale la tenuta di don Pablo, l’Hacienda Nápoles (una cosa enorme) era piena zeppa di elicotteri, aerei, macchine sportive, yatch e animali esotici… Ah prima che mi dimentichi, la copertura di Pablito era una compagnia di Taxi composta da 3 unità… Mica male eh?

Pablo Escobar era un uomo del popolo, nonostante i miliardi non si è mai dimenticato dellaggente e delle sue umili origini elargendo a questi ultimi panari pieni di danaro;

e ti dico la verità, all’inizio ‘sto paffuto dalle maglie improponibili ti sta un sacco simpatico: gioca a pallone con il figlio (impersonato da un attore bimborrendo), scherza e ride con gli amici, intrattiene signorine… Insomma dai, si gode la vita!

Quindi te la faccio breve, il prototipo del signore della droga cosa poteva volere di più?

Cosa puoi fare quando hai talmente tanti soldi da doverli sotterrare dove stanno le zucchine?

Ma ovviamente il politico, (che domande mi fai?) ma non un consigliere comunale a caso, no, il nostro pasciuto Pablo voleva diventare El presidente della Colombia…

“Oh, c’ho il grano, il favore del popolo, piaccio alle TV… È fatta!” Pensa Pablito…

E pensa male, perché piano piano si scopre che le forze dell’ordine colombiane, unite grazie ad una task force coi Merigani (sotto la presidenza Reagan) cominciano a dare fastidio al signore della droga.

Da lì comincia una cruentissima caccia all’uomo in cui i “buoni” diventano i cattivi pur di raggiungere il loro obiettivo… Ti lascio immaginare quale…

Tecnicamente la serie è davvero ben fatta, la fedeltà degli avvenimenti e la ricostruzione storica è sorprendente; non per niente Narcos è una docu–serie. Aspettati allora immagini di repertorio, interviste dell’epoca e quant’altro.

Ah, un secondo solo, le 10 puntate per stagione sono parlate all’70% (circa) in Spagnolo (sottotitolato in Inglese), preparati, dunque, a sentire Pablo e gli altri zarri imprecare e insultare il prossimo loro nella lingua di Banderas…

(I prossimi caratteri che andrai a leggere sono uno spaccato di vita vissuta dal sottoscritto e dalla sua compagna/coinquilina/collega che per motivi di privacy chiamerò Robbè…

La serie le è piaciuta talmente tanto che per 15 giorni questo era il registro linguistico (ma anche contenutistico) delle nostre conversazioni:

 Robbè: “Hola Pablito, che se magnamos esta noche?

Maldido cabròn, que haces? Gonorrea hijo de…

Malparido, si o no? La vuoi la plata?

Io: …

Saludos amigos,

CMG